(DAM) Capestrano (AQ) – Siamo stati ospiti dell’Educational Tour de Il Bosso e di Wolftour, organizzato in seno al Parco Nazionale del Gran Sasso, fra le Province di L’Aquila, Pescara e Teramo e lungo la ex strada statale 602, oggi regionale, che collega Capestrano (AQ) a Brittoli (PE), giunti sull’Oasi WWF del passo di Forca di Penne, ai piedi del Monte Picca, ultima vetta del Gran Sasso ai confini col Sirente, ci siamo imbattuti nei resti della Torre di Forca di Penne (XII secolo), raggiungibile in auto o in bicicletta, svincolo di diversi sentieri da trekking o mountain-bike, posta nel territorio della Baronia di Carapelle sull’antico tracciato del Tratturo Magno che da Campo Imperatore scendeva a valle seguendo il corso del Fiume Pescara, sentinella tra le Valli del Tavo e del Pescara sul versante orientale della montagna e sul Tirino su quello occidentale.
La Torre di Forca di Penne, nonostante sia un simbolo abruzzese della storia ancestrale della Transumanza, dopo i rovinoso crolli del 2009 necessità sicuramente di interventi di messa in sicurezza affinché non scompaia del tutto.
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Cristiano Vignali – Direttore Discovery Abruzzo Magazine