Il fisioterapista Fabio Tumini sul trattamento fisioterapico delle cicatrici

Il Dott. Fabio Tumini, il fisioterapista di Chieti Scalo, intervistato sul trattamento per le cicatrici

(DAM) Chieti – Per la rubrica “Abruzzo Salute”, oggi siamo in compagnia del fisioterapista Fabio Tumini di Chieti Scalo che si presenta e ci parlerà del trattamento fisioterapico delle cicatrici che spesso lasciano degli inestetismi sul nostro corpo. A tal proposito, gli abbiamo posto alcune domande:

 

“Ciao sono Fabio Tumini, ho 26 anni e vivo a Chieti dove mi sono laureato nella locale università in fisioterapia . Mi occupo di riabilitazione nel mio studio a Chieti scalo. Per rispondere alla tua domanda devo fare un passo indietro spiegandoti prima cosa sono le cicatriciLa cute costituisce il rivestimento più esterno del nostro corpo, svolge varie funzioni come mediatore tra l’organismo ed il mondo esterno. Qualsiasi danno che coinvolga la cute comporta inevitabilmente la comparsa di cicatrici. La cicatrice è normalmente liscia, di colorito tendezialmente più chiaro rispetto alla pelle circostante.Rispetto al piano cutaneo la cicatrice può apparire piana, rilevata o infossata. Quando il processo di cicatrizzazione subisce delle anomalie si assiste alla generazione di quelle che vengono denominate cicatrici patologiche.

Pressoché tutti hanno delle cicatrici, ma quando la cicatrice diventa patologica e ha bisogno di un trattamento fisioterapico?

“Per cicatrice patologica si intende una cicatrice che perturba l’organismo e induce disturbi clinici e posturali, può essere considerata un vero e proprio corto circuito nervoso, in grado di disturbare i sistemi di trasmissione delle informazioni nell’organismo.

Quali sono gli squilibri che possono provocare le Cicatrici?

“Le cicatrici patologiche, possono squilibrare l’organismo a vari livelli: Squilibrio  posturale a livello posturale, una cicatrice retratta, ipertrofica o cheloide è in grado di stirare i recettori cutanei e provocare afferenze alterate.Il sistema posturale viene così disturbato da queste afferente e la risposta muscolare anomala. Tale risposta anomala è in grado di generare delle dismetrie funzionali e addirittura generare una falsa una curva scoliotica.Neutralizzando la cicatrice patologica, si ottiene la scomparsa della dismetria e della curvatura scoliotica “adattativa”, valutabile sia radiologicamente che clinicamente. Squilibrio  muscolo – fasciale. A causa della fibrosi della cicatrice, la catena muscolo-connettivale presenta zone di minore elasticità, generando un disturbo localizzato che si ripercuote sempre a livello globale. Squilibrio linfatico, per l’ostacolo sul deflusso linfatico locale. Infatti una cicatrice patologica può alterare il deflusso linfatico locale: la stasi linfatica locoregionale in corrispondenza della cicatrice è documentabile con linfoscintigrafia”.

Anche un semplice intervento chirurgico genera cicatrici patologiche?

“Le Aderenze Cicatriziali sono un grave problema e complicanza di ogni intervento chirurgico che necessita di un taglio della cute. Possiamo definire aderenze Cicatriziali, quelle particolari cicatrici costituite da fasci di tessuto fibroso che si formano fra tessuti, determinando un grave problema di scorrimento”.

Il meccanismo patologico più frequente è certamente il taglio chirurgico e la sutura non perfetta.

“Le zone dove maggiormente compaiono le aderenze, sono sicuramente l’addome per via dei tessuti che devono essere tagliati prima di raggiungere i visceri, e le articolazioni come spalla e ginocchio in cui spesso le aderenze vanno a limitare proprio i movimenti”.

Come Eliminare o Togliere quindi le Cicatrici?

“Purtroppo mi piace essere sincero e non illudere nessuno: le cicatrici non possono essere eliminate del tutto!”

E quindi cosa possiamo fare? “Bisogna rispettare i tempi di guarigione senza affrettare i processi fisiologici, e non rimuovere manualmente le crosticine insieme al frequente uso di creme ed unguenti aiuta il normale processo di guarigione”.

In che modo entra in gioco la figura del fisioterapista?

“Un fisioterapista qualificato ha molteplici possibilità di azione che vanno dallo scollamento manuale della cicatrice al drenaggio linfatico per ristabilire la normalità linfatica per giungere alla vacum terapia nei casi di Retrazioni più severe. Il consiglio è di rivolgersi allo specialista per scegliere il migliore percorso riabilitativo”.

La Redazione di Discovery Abruzzo Magazine