(DAM) Pescara – Il padre dell’Estetismo in Italia è sicuramente Gabriele d’Annunzio. A tal proposito, il periodo che d’Annunzio trascorse a Roma (1881 – 1891) gli fu utile anche per frequentare vari salotti letterari che lo avviarono alla vita mondana. In quegli anni, iniziarono le sue storie di vita sregolata e d’amore che avevano tutte l’obiettivo di vivere una vita degna di essere vissuta al massimo. L’ideologia culturale e letteraria che caratterizzò la vita dell’intellettuale Gabriele d”Annunzio fu proprio l’Estetismo. Non a caso, per d’Annunzio divenne un credo vero e proprio il culto dell’arte e della bellezza che fu il fondamento dell’Estetismo. Nella sua vita mondana infatti, Gabriele fu un uomo elegante, raffinato, amante del lusso e in modo costante sopra le righe. Il manifesto di tale venerazione dello splendore e del fascino, specialmente quello esteriore, è il romanzo Il Piacere, il più celebre del poeta. Pertanto, d’Annunzio è considerato il padre dell’Estetismo: oltre che alla sua maniera di vivere la propria vita, la sua dottrina del vivere inimitabile si diffuse anche nelle opere che scrisse in quel periodo.
L’Estetismo, dunque, si impose sia come un movimento letterario vero e proprio che come una maniera di vivere la vita.
Il Piacere, scritto nel 1889, divenne così importante in quanto Andrea Sperelli, il suo protagonista, incarnò l’ideale dell’uomo esteta dannunziano in modo perfetto, diventandone il simbolo assoluto. Esso è l’emblema perfetto del detto del poeta secondo cui “bisogna fare della propria vita un’opera d’arte”, dedita ad inseguire la lussuria ed il piacere ad ogni costo.
Negli anni successivi,i debiti accumulati dal poeta abruzzese, soprattutto il suo necessario cambio di vita a seguito del suo trasferimento in Francia nel 1910, furono determinanti per l’abbandono della fase romantico – decadente dell’estetismo e l’esordio della fase superonista, con la trasformazione definitiva dell’intellettuale romantico che adora il culto del bello, nell’intellettuale militante patriottico che diventerà il Vate, la guida culturale e ideologica per il nazionalismo più radicale italiano. Ma questa è un’altra pagina di storia che racconteremo.
Veronica Tieri – Cristiano Vignali
