Enzo Iacovozzi:”Francesco Giannini ha pensato al suo Abruzzo fino alla fine”

Enzo Iacovozzi con il compianto Francesco Giannini il “Cavatore Transumante”.

(DAM) Chieti – Il Premio Censorino Teatino 2022 – Teate Marrucinorum ha omaggiato Francesco Giannini, esperto di tradizioni abruzzesi recentemente scomparso.

Infatti, il Premio alla Memoria è stato assegnato al compianto Francesco Giannini di Chieti, impareggiabile esperto di Transumanza. In un commosso omaggio, il premio è stato ritirato dalla figlia Elisabetta .

Grande assente della serata, svoltasi presso l’Elishar Bar nel Centro Levante di Chieti, l’amico Enzo Iacovozzi Cavaliere della Repubblica e Corrispondente Consolare, non presente per ragioni famigliari in Germania che ha voluto comunque lasciare il suo ricordo di Francesco Giannini:

“Ho conosciuto Francesco Giannini circa 20 anni fa alla stazione di Chieti Scalo, era una mattina presto, e ci siamo incontrati vicino l’edicola con l’amico musicista Franco” ha detto Enzo Iacovozzi.
“Francesco Giannini mi ha raccontato subito la sua storia, del suo tour in Germania, e che all’epoca collaborava con un giornale di Chieti con Ugo Iezzi e Gino Di Tizio”.
“Per me – ha aggiunto commosso Enzo Iacovozzi – Francesco Giannini è ancora vivo in tutte le esperienze insieme che mi ritornano in mente: come quando siamo andati ad Arsita dove davanti a un piatto di coatta al sugo mi ha spiegato la cosiddetta Transumanza Verticale; oppure, quando andavamo a fine luglio a Castel del Monte, capitale della Transumanza abruzzese, per l’evento la Notte delle Streghe; siamo andati spesso al festival della Zampogna in Molise a Scapoli, dove mi ha fatto conoscere dei zampognari che ho portato due volte in Germania ad esibirsi nel 2012 e nel 2015”.

“Mi raccontava un sacco di cose come il perché ad esempio a Chieti la Chiesa di Madonna degli Angeli e quella di Madonna delle Grazie sono ubicate fuori città e il perché Ripa, Torrevecchia, Giuliano, San Giovanni Teatino si chiamavano così con l’aggettivo teatino o teatina e il motivo per cui sono stati costruiti proprio lì” ha rivelato Enzo Iacovozzi.
“Mi ha detto che a San Giovanni in Venere ci sta una cripta con una acustica meravigliosa. Mi dava la mattina il programma di tutte le sagre ed eventi culturali”, sviscera i ricordi Enzo Iacovozzi raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione.
“Ogni volta che tornavo in Abruzzo mi faceva assaggiare un piatto tipico dei pastori transumanti, la pizza scima, sul quale dovevamo scrivere un libro, poi lui si è ammalato ed è tutto saltato”.
” Francesco Giannini mi ha acculturato sull’Abruzzo e le sue tradizioni a 360%. Ha pensato alla tutela e alla conoscenza delle tradizioni abruzzesi fino all’ultimo. La cosa che più mi ha colpito – ha raccontato commosso Enzo Iacovozzi – é che, anche quest’anno, quando era ormai alla fine ricoverato in ospedale ha fatto venire il cognato a portarci la pizza scima che ci aveva promesso.e ci siamo tutti commossi”.
“Pochi giorni dopo, quando siamo tornati in Germania con gli ornitologi tedeschi con cui vengo ogni anno in Abruzzo, abbiamo saputo della sua scomparsa”.