Davide Del Boccio: da Popoli (Pe) a L’Aquila, andata e ritorno

Davide Del Boccio ha un pub a Popoli (Pe)
Davide Del Boccio ha un pub a Popoli (Pe)

(DAM) Popoli (Pe) – Abbiamo intervistato Davide Del Boccio, titolare del Pub Route 66 di Popoli. Egli ci ha raccontato la sua esperienza di vita e lavorativa, prima nel Capoluogo di Regione di L’Aquila, fino al tragico terremoto del 6 aprile 2009 e poi nella sua città natale. Infine, Davide ha lanciano un appello ai nostri governanti.

1) Come mai hai deciso di aprire un pub a Popoli?
“È stato un po’come tornare alle origini, la voglia di rivivere il mio paese con l’esperienza accumulata negli anni a L’Aquila. Da piccolo avevo il sogno di un locale tutto mio e poterlo realizzare nei posti che mi hanno cresciuto è stata una scelta dettata proprio dalla mia voglia di tornare alle origini, anche se dopo quasi 15 anni di assenza avevo la dura incombenza di farmi “riscoprire” alle persone che avevo lasciato e farmi “scoprire” da chi quando ero andato via era solo un bambino”.
2) Tu prima avevi una attività a L’Aquila, cosa è successo, perchè ti sei trasferito a Popoli?
“Trasferirmi da L’Aquila a Popoli è stata una necessità poiché dopo il sisma che ha colpito il capoluogo la notte del 6 aprile 2009 abbiamo visto crollare anche le certezze che avevamo, e con una figlia di 8 mesi restare nel Capoluogo non era forse la scelta migliore. L’idea era quella di andare via momentaneamente; idea che poi si è trasformata in un saluto definitivo dopo la scelta dell’apertura del locale a Popoli”.
3) Cosa ne pensi del tessuto economico – sociale della zona in cui eserciti la tua attività economica?
“Penso che in un periodo storico come il nostro chi fa il mio lavoro non debba pensare di diventare ricco. Le disponibilità economiche sono quelle che conosciamo ma il compito che ho io e chi fa il mio lavoro è offrire qualche ora in tranquillità a chi decide di staccare la spina. Dobbiamo noi assecondare questo momento e non cercare di trovare le miniere d’oro a tutti i costi”.
4) Cosa ti senti di dire ai nostri governanti nazionali e regionali?
“Non mi sento di dover o poter dire molto, propongo solo di guardare chi fa il proprio lavoro onestamente e con qualche difficoltà a volte per capire che l’Italia potrebbe ripartire da noi che da soli non siamo nessuno ma insieme formiamo una fitta rete di possibilità economiche per il nostro paese quano invece spesso veniamo sommersi da incombenze e scadenze. Per cui se ci alleggerissero di tanti carichi avremmo la possibilità di dimostrare che si riesce a ripartire e soprattutto insieme”.
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Una risposta a “Davide Del Boccio: da Popoli (Pe) a L’Aquila, andata e ritorno”

  1. purttroppo i nostri governanti, regionali o nazionali, sono sordi a simili richiami ma sempre pronti ad arraffare sui negozianti tassandoli in maniera insopportabile. Si, i nostri governanti sono deboli con i forti (Europa) ma forti con i poveracci (tutti quelli che hanno una attività)

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