Corvara, borgo medievale che dagli anni ’90 va ripopolandosi

(DAM) Corvara (Pe) – Arroccato su un promontorio ai piedi del Monte Aquileio, Corvara fa parte della comunità montana Vestina e imperterrita conserva la sua malinconica bellezza intatta che è impossibile non annoverare fra i molteplici tesori architettonici d’Abruzzo.

Una delle peculiarità del borgo medievale di Corvara, anticamente chiamato ‘’Curtis’’, è la presenza delle ‘’case-mura’’, e le ‘’pagliare’’, delle case di pietra usate come stalle.

Corvara, è stato fondato all’incirca alla fine del X secolo, in un territorio abitato in antichità dalla popolazione italica di origine osco – sabella dei Vestini. allorché divenne nel 985 un castello noto come “La Corvara”. Il suo prestigio fu però ridimensionato nel 1933, quando fu colpito dal terremoto della Majella che ha segnato profondamente il borgo.

Nei documenti scritti la comparsa del nome di Corvara risulta per la prima volta nel XII secolo, nel manoscritto ‘’Liber Instrumentorumseu ChronicorumMonasterii Casauriensis’’. Il documento, composto al tempo dell’Abate Leonate (1155-1182), lo menziona come una delle località acquisite dal ricco monastero casauriense.

Nel XIII secolo, durante la dominazione angioina, Corvara divenne proprietà dei Cantelmo, ai quali successero nella seconda metà del XVI secolo i D’Afflitto, conti di Loreto Aprutino. Dissolta la società feudale, anche a Corvara toccò la stessa fine dei numerosi territori interni del Centro-Sud dell’Italia dopo l’unità nazionale: progressivo spopolamento, emigrazione, degrado sociale ed economico.

Non è storia molto remota quella che nel 1956 toccò il centro storico di Corvara sferrando un ultimo destro al suo già pesante decremento demografico. In quella data infatti, fu dichiarata a rischio di dissesto idrogeologico per cui il paese, già segnato pesantemente dall’emigrazione del secondo dopoguerra, fu quasi del tutto abbandonato.

Dall’ inizio degli anni Novanta del Novecento, dopo una perizia che ha verificato l’insussistenza del pericolo di dissesto, poi sancita dalla legislazione regionale, è stata avviata, a cura di un gruppo immobiliare attivo da anni nel settore, una politica di acquisizioni immobiliari nel comune che è arrivata ad entrare in possesso di oltre il 60% degli immobili abbandonati.

E’ nato così, nel 2005, il progetto“ Corvara Borgo Antico” col conforto e il patrocinio della cattedra di laboratorio e restauro della Facoltà di Architettura dell’ Università di “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara e del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Oggi, con questo progetto in via di attuazione, sono tangibili le prime realizzazioni che puntano i riflettori su un borgo magico dove la storia ritorna ad animare i vicoli e le antiche case del borgo lasciando spazio al germogliare di un tesoro da riscoprire.

Vojtila Lara – Discovery Abruzzo Magazine