Chieti: sabato pomeriggio verrà presentato, presso la Libreria De Luca “Il Tribunale Speciale e la Presidenza di Guido Cristini 1928 – 1932” di Pablo Dell’Osa

Locandina della Presentazione del Libro su Guido Cristini di Pablo dell’Osa presso la Libreria De Luca

Chieti – Presso la Libreria De Luca, in Via Cesare De Lollis,  nel pomeriggio di sabato 16 dicembre 2017, alle ore 18.00, si terrà la presentazione del libro del giornalista e scrittore pescarese Pablo Dell’Osa “Il Tribunale Speciale e la Presidenza di Guido Cristini 1928 – 1932”.

Dialogheranno con l’autore del libro il Giornalista Stefano Pallotta (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo) e Filippo Paziente (Presidente dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Chieti).

Il Tribunale Speciale Fascista venne istituto nel 1926 e nell’estate del 1928, l’avvocato e deputato 33enne Guido Cristini, originario di Guardiagrele (Ch), ne diventerà il Presidente.

Guido Cristini, uomo di fiducia di Mussolini, divenne uno dei personaggi più temuti dagli antifascisti. Infatti, sotto la sua presidenza le condanne furono 1725, gli anni di prigione comminati 8806 e le condanne a morte inflitte ed eseguite 9.

Cristini, membro del Gran Consiglio del Fascismo e giovane gerarca del regime, aveva un potere immenso che esercitava in maniera spregiudicata, a tal punto che fu addirittura, lo stesso Mussolini a doverlo destituire, affidandogli altro incarico.

Il 27 novembre 1932, il Duce lo invitò a rassegnare le dimisisoni dalla carica di Presidente del Tribunale Speciale, poiché al Capo del Fascismo non era piaciuta la gestione di Cristini per quanto concerneva il processo postumo ai complici del quindicenne bolognese Anteo Zamboni che aveva attentato alla vita dello stesso Mussolini il 31 ottobre del 1926 e per questo linciato a morte dagli squadristi. Cristini fece condannare anche i famigliari del ragazzo che in realtà erano estranei ai fatti.

 A Guido Cristini venne assegnato altro incarico molto meno importante e poté anche nel dopoguerra, beneficiando del provvedimento di amnistia della Cassazione, continuare a vivere la sua vita tranquillamente, fino al 1979, anno in cui morì a Chieti dove viveva.