Castel di Ieri, visitabile il sito archeologico dei Templi Italici

(DAM) Con Abruzzo Tourism siamo stati a Castel di ieri in provincia di L’Aquila lungo l’antica strada consolare romana Claudia Valeria, nella Valle subequana, sotto i boschi del Sirente, sacri per i Peligni superequani.
Siamo stati nella zona per visitare l’area archeologica dei Templi Italici di Castel di Ieri da poco aperta al pubblico, accolti da una delegazione comunale, formata da Michela Fabrizi Assessore alla Cultura e al Turismo e da Francesca Amicosante, Consigliere Comunale di maggioranza.

Sui Templi Italici di Castel di Ieri, luogo di culto della Prisca religio, la religione italico – romana, c’è ancora mistero, in particolar modo sul secondo tempio, sulla triade delle divinità a cui era dedicato: Triade Capitolina Giove Giunone e Minerva? Triade Agraria Cerere Libera Libera? O una terza triade che non conosciamo?!
L’aria sacra dei tempi estesa su 120 metri per 90 m sotto una parete rocciosa, è stata rinvenuta a seguito di scavi negli anni Ottanta del Novecento che hanno riportato alla luce nel 1987 resti di due templi: il più antico sepolto con rivestimento in terracotta datato IV secolo a e.c., un secondo tempio del II secolo a.e.c.. che si pensa sia dedicato a Giove Egioco. Qui, nell’area sacra completa del basamento del tempio, scalinata monumentale, proneo, atrio, le tre Celle con pavimentazioni a mosaico fanno appunto pensare a un culto trino.

Successivi scavi hanno rinvenuto una necropoli con cinque tombe con corredi funebri italiche appartenenti a famiglie di alto rango sociale.

Nell’area archeologica ono stati rinvenuti anche frammenti di una statuetta di marmo bianco, forse di una statua di Minerva e dei bronzetti votivi erculei. Vedi Video: https://youtu.be/wGyGaIAdyJs

I mosaici delle celle del Tempio Italico di Castel di Ieri (II secolo a e c.)

Cristiano Vignali e Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine