(DAM) Alba Adriatica – Si è recentemente svolta presso il Cimiteria Horror Pub di Alba Adriatica la presentazione e la proiezione del corto – film esoterico – psicologico “KABUTLA” del giovane regista Paolo Treviso di Chieti.
La trama:
Quattro ricercati si rifugiano in una chiesa abbandonata. Esce un presunto prete, li ammalia e li droga. A questo punto ogni ricercato ha un suo trip nel quale trovano la morte. Questo lascia intendere che il presunto prete e la chirichetta li hanno uccisi in un rito.
Resta il dubbio se sia veramente l’ostia ad essere drogata e a far partire il trip letale per i personaggi del film. L’interpretazione è lasciata al libero pensiero dello spettatore. Anche il dubbio se il prete sia veramente tale, o sia un folle, è lasciato alla libera interpretazione del pubblico.
Cast Attori: Davide Rinaldi, Cristian Sofia, Barbara Purgatorio, Alice Pilusi, Carlo Neri, Fabio Colombi, Italo Diodato
Sceneggiatura: Paolo Treviso, Italo Diodato, Fabio Colombi, Giulia Michelucci
Soggetto: Italo Diodato e Fabio Colombi
Fotografia – Montaggio e Suono : Paolo Treviso
Musica: Stefano D’Emilio e Silvia Dafne Liberatore
A tal proposito,abbiamo scambiato due battute col Regista Paolo Treviso e con l’attrice Barbara Purgatorio:
Chi è Paolo Treviso?
«Sono un regista, mi cimento nell’ambito amatoriale underground cortometraggi e ho fatto scuola di teatro con Barbara Purgatorio. Vivo a Chieti, ho 26 anni. Questo è il mio primo corto».
A cosa ti sei ispirato per la trama del film?
«Il soggetto è di Italo Diodato. Noi ci frequentiamo e abbiamo creato una sceneggiatura a 4 mani. Il film parla di 4 criminali che trovano rifugio in una chiesa abbandonata. A un certo punto esce un prete che li droga, li abbindola, li ammalia…»
È un prete vero?
«Può anche essere visto come un folle»
Poi cosa succede?
«Ognuno dei 4 personaggi ha un suo trip in cui muore. Si lascia intendere che il prete non vero e sua moglie hanno fatto un sacrificio uccidendoli tutti e 4».
Barbara Purgatorio, una delle attrice del film Kabutla. Quali sensazioni hai avuto girando questo corto?
«Sono un’aspirante attrice e ho 33 anni. Vivo vicino a Pescara ma sono originaria della Puglia. Mi sono divertita molto a recitare in questo film, la trama mi ha affascinata moltissimo. Sono attratta dalle cose un po’ psichedeliche».
Qual è la scena che ti è piaciuta di più interpretare?
«Mi è piaciuta molto la scena in cui devo ridere a squarciagola mentre sono insanguinata. In quella parte rappresentavo un po’ una via di mezzo tra una Madonna e un demone».
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