A proposito della storia di Atessa

(DAM) Atessa (Ch) – Con riguardo a “Noterelle sulla storia di Atessa, in Quaderni di Cultura atessana”, 2, 2018,di Lucia di Cintio, a integrazione di quanto scritto, segnatamente alla inesistenza di “Ate” e “Tixa”, si allega un estratto del libro del sacerdote Tommaso Bartoletti dove, per la prima volta, è prospettata l’idea della esistenza di due villaggi, ipotesi che lo stesso autore riconosce essere priva di fondamento, “Dissertazione canonica che il cappellano-curato della regia parrocchiale chiesa di S. Michele Arcangelo di Atessa ex-nullius non sia un parroco”, 1826, p. 63.

Altresì, per quanto concerne l’osso esposto a mo’ di effigie sacra nella chiesa di San Leucio, si allega uno stralcio di G. Del Re, “Descrizione topografica fisica politica de reali domini al di qua del Faro nel Regno delle Due Sicilie con cenni storici fin da tempi avanti il dominio de romani”, 2, 1835, p. 422 s., dove lo studioso afferma che si tratterebbe di uno dei tanti ossi preistorici trovati in Val D’Arno.