(DAM) Abruzzo – Turisticamente parlando il maggior punto di forza dell’Abruzzo, è quello di essere una regione che si caratterizza per l’eterogeneità dei suoi paesaggi, con la vicinanza nel raggio di 20 km di spiagge sabbiose marine attrezzate o naturalisticamente uniche come quelle dei Trabocchi, e di montagne alte e nevose dotate di percorsi naturalistici invidiabili, impianti sciistici sempre innevati in inverno, ma anche da eremi, castelli, santuari e sapori caratteristici che potrebbero essere il volano per lo sviluppo di un nuovo modello di turismo indipendente e “fai da te” nell’era di internet e dei social network, in cui le informazioni sono facilmente accessibili a tutti: quello del Turismo “Esperenziale”.
Tutto ciò permetterebbe di mettere in risalto diversi aspetti, eccellenze e particolarità del turismo in Abruzzo che così viene destagionalizzato in quanto offre una ampia rosa di soluzioni per ogni genere di situazione.
Col Turismo “Esperenziale” il concetto di classico viaggio organizzato è sempre più superato con tour “personalizzati” o “personalizzabili” da parte del turista stesso, in base alle proprie esigenze e passioni, alle tradizioni, alla cultura e alla società di un territorio che diventano una vera e propria esperienza di vita individuale o di gruppo.
Anche noi di Abruzzo Tourism ci siamo inseriti nel discorso del Turismo “Esperenziale”, sempre in relazione alla esperienza maturate dal 2016 e ai percorsi turistici tracciati che sono sfociate per ora in questo vademecum sia cartaceo che digitale di eremi, castelli, santuari, prodotti tipici ed eccellenze d’Abruzzo, consapevoli che l’inflazione dei mezzi di informazione digitale web ha ridato valore ed importanza anche al mezzo cartaceo reale, concreto, maggiormente apprezzato da un pubblico più appassionato, specializzato e culturalmente preparato.
A tal proposito, partendo dal presupposto che fisicamente, storicamente, socialmente e antropologicamente l’Abruzzo ruota intorno ai giganti dell’Appennino, ossia il Gran Sasso, la Maiella, il Sirente Velino, i Monti della Laga, i Sibillini (che fino alla creazione della Provincia laziale di Rieti, avevano abruzzese il versante meridionale) e infine i Monti Marsicani che delimitano le subregioni della Marsica, della Ciociaria, dell’Alto Sangro e del Molise (per intenderci l’area che prevalentemente oggi costituisce il territorio del più famoso Parco Nazionale, quello d’Abruzzo, Lazio e Molise), zone che geograficamente, dunque storicamente, sono sempre state legate da un unico destino.
Infatti, al di là della divisione amministrativa fra Province, Regioni, Parchi e Comuni, all’ombra dei massicci più vasti e alti della catena degli Appennini si è sviluppata nel corso dell’Età del Ferro la spina dorsale della civiltà urbana italica, molto prima che Roma diventasse “Caput Mundi”, poi nel primo Medioevo è fiorito il pieno compimento sia culturale, sia etnico della Nazione Italiana col pieno sviluppo del movimento monastico (che ha trovato terreno fertile in virtù della già consolidata tradizione dell’ascetismo eremitico nell’Appennino Centrale) e, infine, bisogna dire che proprio l’Abruzzo ha rappresentato nel Medioevo e nel Rinascimento Italiano il punto di cerniera, congiunzione e raccordo tra la centro – settentrionale società urbana delle Signorie Comunali a stretto contatto con l’Europa del Nord e il Meridione, agro – pastorale e mercantile, legato ai grandi traffici mediterranei, con i Tratturi, ossia le antiche “autostrade”, dove fino agli anni Settanta dell’Ottocento, ossia prima del consolidamento dell’Unità d’Italia, della definitiva divisione e crisi economica del Mediterraneo (con la colonizzazione europea dei territori dell’Impero Ottomano) e della Seconda Rivoluzione Industriale, passava ancora l’antica via della lana, dei metalli e delle spezie, una delle più importanti in Europa. Non a caso per la sua eterogeneità, storicamente si parla di Abruzzi più che di Abruzzo.
Abruzzo Tourism ha attualmente ideato circa venti tour turistici “esperenziali” mare – montagna, organizzati intorno ai principali massicci montuosi degli Appennini Centrali, percorribili anche in più giorni, in auto, pulmini, ciclomotori, bicicletta e molti tratti anche in autobus o a piedi, alla ricerca della soddisfazione delle esigenze soggettive materiali e spirituali di ognuno.
Nei tour (che noi proponiamo, ma che non sono ovviamente gli unici possibili), possono essere ad esempio visitati gli eremi, i castelli, i santuari e gustate le specialità enogastronomiche indicate nella guida “Eremi, Castelli, Santuari & Sapori d”Abruzzo” che daremo a breve alle stampe con Abruzzo Tourism.
Il direttore Cristiano Vignali