Il bollettino valanghe non osservato

Foto Luciano Pellegrini

(DAM) Parco del Voltigno – Il clima ormai è caotico, si passa in poche ore dal gelo al caldo, dal sole alla pioggia, al vento. Esattamente una settimana fa alla Valle Del Voltigno (1400m), nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, c’erano due metri di neve e la strada per arrivare alle piste battute era chiusa.  Domenica 5 febbraio la strada era pulita, ma la neve si era ridotta ad un metro circa di altezza. La conferma dai torrenti di acqua che hanno invaso la strada E le copiose cascate. Con la temperatura alta, complice il vento, la neve si scioglie 24 ore al giorno e se non cambia nulla, a fine settimana, la neve sarà un ricordo. La giornata non era consigliabile per andare in montagna, per le nuvole, il forte vento caldo, la nebbia fitta oltre i 1500 metri di altezza ed una leggera pioggia. Però il lato positivo è che la pista era battuta, anche con la neve molliccia, ma ugualmente bella. Ho contato al mio arrivo circa 60 vetture, ciò nonostante ho incontrato poche persone. Questo è il bello di questo posto. La valle è sempre attraente. Il lago sfondo ghiacciato, il rifugio del CAI di Penne PE, l’ambiente ovattato, i chilometri di pista battuta.

Foto Luciano Pellegrini

 Sono venuto a conoscenza che alcune persone avrebbero scelto di salire, con questa situazione meteo quasi proibitiva, sul monte Cappucciata (1801 m). Forse si fanno queste scelte per spacconeria, per imprudenza, anche se gli organi di informazione forniscono in tutte le ore, il bollettino valanghe, che segnalava per questa giornata, il pericolo tre su tutti i versanti a partire da quota 1500 metri. Le norme di comportamento raccomandavano di non fare i fuori pista e non scegliere percorsi in traverso. Purtroppo queste informazioni vengono sottovalutate. Da pochi mesi la regione Abruzzo ha approvato la legge che, il soccorso alpino per recuperare le persone imprudenti, è a pagamento. Speriamo che le persone, prima di avventurarsi in possibili attività pericolose, considerino il pericolo.

Foto Luciano Pellegrini

Tornando a casa ho riflettuto vedendo tante vetture ferme ad ogni ristorante. Pur essendoci in Italia disoccupazione, cassa integrazione, deficit pubblico, fabbriche che giornalmente chiudono, i ristoranti sono tutti pieni. Mi vergogno a descrivere il mio piccolo panino che ho consumato in piedi, in fretta e solitario, riparato dagli alberi per proteggermi dal vento. Sono i paradossi della insoddisfazione umana.

Lunghezza: 11 Km

Dislivello: 300 m

Tempo: 4 h

Difficoltà: EAI (escursionistico in ambiente innevato)

Luciano Pellegrini

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